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I Monumenti di Pieve di Cento

Palazzi, Musei, Teatri

LA ROCCA

Confiscati i terreni e le case sopra i quali doveva sorgere, la Rocca fu costruita vicino a Porta Bologna fra il 1382 e il 1387 da mastro Antonio di Vincenzo, uno degli architetti di San Petronio a Bologna. Fino agli inizi del 1500 la rocca costituì una solida e valida fortezza, ma in seguito all'evoluzione delle armi da fuoco e pertanto anche delle fortificazioni, fu soggetta ad un declino irrimediabile che la portò a divenire poco più di un massiccio rudere. Conclusi gli interventi di restauri nel 1994, la Rocca è stata riaperta al pubblico ed attualmente ospita il Museo Civico, con mostre di documenti e testimonianze sulla storia e sui personaggi che hanno onorato Pieve di Cento.

PALAZZO DELL'OPERA PIA GALUPPI

Questo palazzo, già Palazzo Govoni, è un edificio settecentesco, che nel 1857 ospitò Papa Pio IX ed è, dal 1864, sede dell'Opera Pia Galuppi, fondazione che si prende cura delle persone anziane del paese,servendosi, a tal fine, dei lasciti del fondatore Luigi Galuppi. Questo Palazzo presenta un notevole scalone d'onore in stile barocco con statue ed affreschi. Nel cortile interno sono collocate tre opere bronzee di Severo Pozzati facenti parte di una più ampia donazione fatta a favore della Pinacoteca Civica. La cappella Galuppi e' stata ornata nel 1993 da affreschi che rappresentano scene della vita di Cristo, dal pittore locale Carlo Pinardi.

Passatempi

MUSEO BARGELLINI (MAGI 900)

Il Museo MAGI 900( Museo delle Generazioni Italiane del 900) è stato fondato dall'imprenditore e collezionista Giulio Bargellini all'interno di un ex silos per lo stoccaggio del grano. Il Museo comprende opere di artisti del ?900 raggruppati in decenni, fino alla generazione dei nati negli anni '40. Il panorama artistico presente nel Museo è ampio e l'intenzione è quella di accrescere ed impreziosire ogni anno la già ricca raccolta grazie a nuove acquisizioni e donazioni . La collezione presente all'interno del Museo, creata sulla base delle acquisizioni personali dello stesso Bargellini e che conta oggi più di 2.000 opere di arte moderna e contemporanea fra pittura, scultura, fotografia ed installazioni, è rivolta in modo particolare all'arte contemporanea e pertanto spiccano capolavori di grandi artisti che hanno segnato la storia del XX secolo come Afro, Balla, Burri, Boccioni, Cagli, Campigli, Carrà, Capogrossi, Casorati, Corpora, Crippa, De Chirico, Depero, Dova, Guttuso, Manzù, A. Martini, Melotti, Minguzzi, Modigliani, Arnaldo e Giò Pomodoro, Recalcati, Savinio, Severini, Sironi, Vedova ecc .. Intensa è anche l'attività espositiva del Museo che, sotto la direzione artistica di Vittoria Coen, esibisce personali e collettive che studiano particolari aspetti del secolo breve. Infine,scelta unica nel suo genere in Italia e sicuramente innovativa per una realtà museale del nostro Paese, il MAGI 900 ha affiancato alle esposizioni una politica culturale di Art consulting, affidata e curata da Roberto Mazzacurati.

IL TEATRO COMUNALE

Il Teatro comunale, la cui inaugurazione avvenne nel 1856 con la rappresentazione del Trovatore di Giuseppe Verdi, è un raro esempio di luogo per spettacoli situato all'interno di un Palazzo pubblico in quanto collocato all'interno del Palazzo Municipale. Il Teatro fu costruito a più riprese in quanto i lavori ebbero inizio nei primi anni del Settecento, ma soltanto nell'Ottocento si arrivò all'attuale assetto architettonico,opera dell'ingegnere Antonio Giordani. La sala del teatro e'posta su tre ordini di palchi con cavea a ferro di cavallo, secondo i dettami del teatro "all'italiana" dell'epoca. Nel 1981 l'Amministrazione comunale approvò il progetto per il recupero del Teatro: tramite interventi di consolidamento e risanamento furono irrobustiti i fondamenti,il tetto fu rimesso a nuovo e furono ricavati nuovi spazi. L'ultimo integrale intervento di restauro è iniziato nel 2001 ed è terminato nel 2003. Alla sala ed al foyer è stata restituita la funzione originale, sono stati ricavati nuovi spazi per i camerini, per la sala di regia, per i nuovi impianti e per le scale di sicurezza. Sono stati oggetto di restauro anche gli arredi originali, le parti dipinte e gli stucchi oltre alla grande tela dipinta da Adeodato Malatesta a meta' dell'800 e che serviva da sipario e poi da fondale.Dopo il restauro, il teatro e' stato inaugurato nel dicembre del 2003 ed attualmente accoglie attività teatrali e musicali, convegni, conferenze e spettacoli. Le sale ospitano un piccolo Museo della Musica dove sono esposti documenti e strumenti musicali provenienti dal laboratorio di Liuteria oltre a testimonianze della vita di Alice Zeppilli (1885 - 1969) alla quale e' stato intitolato il teatro.

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La Pinacoteca Civica

La Pinacoteca Civica e' stata fondata nel 1980 ed è situata nella Piazza centrale di Pieve, all'interno di un edificio settecentesco accanto ad altri servizi culturali come la Biblioteca pubblica, l'archivio storico e l'antica biblioteca del Collegio degli Scolopi . Tutti questi istituti, riuniti in un'unica sede, costituiscono il Centro culturale Vladimiro Ramponi.

La Pinacoteca si suddivide in due sezioni:

- Arte Antica

- Arte del Novecento

La sezione antica della Pinacoteca Civica è costituita da circa 120 opere tra dipinti, sculture, arredi, reliquiari datati tra il XIII ed il XVIII secolo, oltre ad una collezione di mappe del territorio tracciate tra i secoli XVI e XIX.

La sezione della Pinacoteca Civica dedicata all'arte moderna si divide a sua volta in 4 sezioni:

- Le sculture di Antonio Alberghini, scultore pievese (1888 - 1979), allievo del Barbieri e amico di Morandi. La sua attività di ritrattista è documentata da delicate figure femminili .

- Le opere di Alberto Martini, pittore ed illustratore trevigiano (1876-1954) dalla personalità poliedrica e originale e che non volle mai classificarsi all'interno di una determinata corrente artistica anche se appaiono evidenti i suoi legami con il Simbolismo europeo di fine ottocento e con il Surrealismo.

- La collezione di Norma Mascellani, pittrice bolognese (nata nel 1909) e allieva di Morandi. La pittura della Mascellani si differenzia e riconosce per una specie di sospensione temporale delle immagini che permette loro di raggiungere un grado elevato di sospensione lirica e di astrazione .

- La Miscellanea di artisti contemporanei, quarta sezione che racchiude opere donate da artisti contemporanei che hanno esposto a Pieve nell'ultimo decennio.